Musica per immagini
DIARIO DI VIAGGIO / 2024
Roberto Gori è quanto di più eclettico e polivalente si possa immaginare su un musicista.
Allievo di Giovanni Piazza e Beatrice Palma, si diploma in pianoforte e composizione al Conservatorio di Santa Cecilia e studia Musica Corale e Direzione di Coro con Claudio Dall’Albero.
Racconta Gori: “Claudio scoprì le mie doti di falsettista e mi instradò alla scrittura vocale, insegnandomi a non perdere mai di vista la pratica, e a non scinderla dal pentagramma. Una cosa che, soprattutto all’epoca, era poco in voga fra gli altri docenti”.
E nel sestetto vocale “I Cantori di San Carlo” diretto appunto da Dall’Albero, Gori resta per alcuni anni, citando ancora le sue parole “facendo indigestione di musica rinascimentale” sino a quando, con una prima deviazione del suo percorso artistico, fonda “GhiriGori” coro gospel e musical.
Da lì in poi la sua carriera artistica si sviluppa in diversi ambiti nel tempo, ma spesso anche contemporaneamente.
Scrive musiche per cinema, teatro, televisione, cura arrangiamenti e direzioni musicali in esibizioni dal vivo di vari generi, dirige orchestre e prestigiosi cori.
Attraversando i suoi davvero moltissimi lavori e solo per citarne alcuni troviamo Main e la casa della felicità film di Simone Spada e A perfect world di Diego D’Innocenzo, prod. National Geographic International; gli arrangiamenti di The Life con la regia di Alice Mistroni presentato al Teatro Nazionale di Milano, la direzione musicale de La Congiura per il Maggio Fiorentino del 2017 su musiche di Riz Ortolani.
Di Ortolani, del quale sarà assistente musicale per un consistente periodo, dice Gori: “Frequentare Riz mi ha insegnato due cose (oltre ovviamente a tutta la parte strettamente tecnica e musicale): saper ridere della propria produzione e saperla vendere con la massima serietà.
Per il teatro compone le musiche di Marlene per la regia di Marco Mattolini, oppure Il Pedone Rosso con la regia di Roberto Gandini di cui a maggio 2018 è ricorso il decennale, e per l’occasione è stato nuovamente rappresentato al Teatro Argentina.
Allievo di Giovanni Piazza e Beatrice Palma, si diploma in pianoforte e composizione al Conservatorio di Santa Cecilia e studia Musica Corale e Direzione di Coro con Claudio Dall’Albero.
Racconta Gori: “Claudio scoprì le mie doti di falsettista e mi instradò alla scrittura vocale, insegnandomi a non perdere mai di vista la pratica, e a non scinderla dal pentagramma. Una cosa che, soprattutto all’epoca, era poco in voga fra gli altri docenti”.
E nel sestetto vocale “I Cantori di San Carlo” diretto appunto da Dall’Albero, Gori resta per alcuni anni, citando ancora le sue parole “facendo indigestione di musica rinascimentale” sino a quando, con una prima deviazione del suo percorso artistico, fonda “GhiriGori” coro gospel e musical.
Da lì in poi la sua carriera artistica si sviluppa in diversi ambiti nel tempo, ma spesso anche contemporaneamente.
Scrive musiche per cinema, teatro, televisione, cura arrangiamenti e direzioni musicali in esibizioni dal vivo di vari generi, dirige orchestre e prestigiosi cori.
Attraversando i suoi davvero moltissimi lavori e solo per citarne alcuni troviamo Main e la casa della felicità film di Simone Spada e A perfect world di Diego D’Innocenzo, prod. National Geographic International; gli arrangiamenti di The Life con la regia di Alice Mistroni presentato al Teatro Nazionale di Milano, la direzione musicale de La Congiura per il Maggio Fiorentino del 2017 su musiche di Riz Ortolani.
Di Ortolani, del quale sarà assistente musicale per un consistente periodo, dice Gori: “Frequentare Riz mi ha insegnato due cose (oltre ovviamente a tutta la parte strettamente tecnica e musicale): saper ridere della propria produzione e saperla vendere con la massima serietà.
Per il teatro compone le musiche di Marlene per la regia di Marco Mattolini, oppure Il Pedone Rosso con la regia di Roberto Gandini di cui a maggio 2018 è ricorso il decennale, e per l’occasione è stato nuovamente rappresentato al Teatro Argentina.
Tornando un poco indietro nel tempo nel 2003 sono sue le musiche di La Storia Infinita il musical.
Gori pubblicherà poi un articolo riguardante la composizione e la messa in scena del musical in occasione della mostra su Michael Ende curata da Roman Hocke presso il Goethe Institut, e le musiche dello spettacolo vengono pubblicate sul sito internet ufficiale dello scrittore tedesco. Ancora cura testi, regia e musiche di La fine del Canto tratto da Ray Bradbury e di Processo a Peer Gynt da Ibsen. Il suo Bunin: A proposito di Chechov con la regia di Roberto Gandini viene trasmesso in diretta su Rai Radio3 nel novembre 2015. E’ sua la direzione artistica di “Cento anni ed oltre” (2006) con l’intervento del Sindaco di Roma Walter Veltroni. Cura come musicista vari Laboratori Teatrali Integrati, tiene seminari di composizione e pianoforte, e dal 2012 insegna pianoforte, teoria, composizione e arrangiamento presso la scuola di musica Nomos diretta da Alberto Kofler. Roberto Gori collabora con la cantante e attrice Donatella Pandimiglio con la quale ha portato in teatro numerosi spettacoli fra cui "A piedi nudi nell'anima", "Be Italian", "Aspettando Barbra". Il progetto principe di Roberto Gori, quello che lui definisce “l’alchimia perfetta fra musica e teatro; una sintesi che ho inseguito per tutta la mia carriera “ si realizza con il trio Ladyvette. E’ interessante la riflessione di Gori sul suo primo impatto con la proposta swing e lustrini che gli rivolge Teresa Federico da un’idea di Valentina Ruggeri. “A quel tempo guardavo con sospetto tutto ciò che luccicava, e ritenevo che lavorarci avrebbe finito per svilirmi. Un pensiero condiviso da molti colleghi di Conservatorio, e, purtroppo, anche da molte vittime di quella retrocultura maschilista tipica di certe aree jazz e swing della Capitale. Da allora l’avventura con il trio è ormai diventata una parte fondamentale della vita artistica di Roberto Gori. Sue le musiche dei loro spettacoli teatrali, sua Papparadiso sigla della fiction Il Paradiso delle Signore, sue le musiche della fiction, tutte su testi di Teresa Federico. Con il trio Gori ha ricevuto il Premio Margutta 2017 per la Musica. La sua firma sulle musiche de Ladyvette è inconfondibile, potremmo definirla un marchio, anche se questo non solo non toglie nulla alla continua ricerca dell’artista, ma anzi lo porta a sviluppare sempre più la sua innata tendenza a sperimentare oltre che a confrontarsi con i grandi precursori. Le Ladyvette saranno in scena a Roma nel marzo 2019 con il nuovo spettacolo scritto da Teresa Federico, Fausto Brizzi e Lillo Petrolo. Roberto Gori eseguirà dal vivo le musiche composte espressamente per il nuovo show. Un'altra collaborazione è quella con Piero Di Blasio per “Tomorrow Morning Domani ti sposo domani ti lascio, trasposizione italiana della commedia musicale inglese del compositore e autore Laurence Mark Wythe, che ha debuttato a Londra nel 2006. Roberto Gori ne ha curato gli arrangiamenti e la direzione musicale. La commedia ha debuttato a Roma alla presenza dell’autore. Da alcuni anni Roberto Gori si è unito allo staff docenti della prestigiosa scuola di doppiaggio cantato Ermavilo, diretta da Virginia Brancucci, Nel 2020 è uscito FARE MUSICA PER IL TEATRO, edito da Dino Audino Editore, un manuale per musicisti e non, che comprende un sunto degli insegnamenti di questi primi 25 anni di carriera. Al progetto fa seguito un podcast con approfondimenti e contenuti esclusivi, realizzato in collaborazione con Teresa Federico, e che ha fra i suoi contenuti interviste a esponenti di spicco del teatro italiano in merito al loro rapporto con la musica di scena. |
Riconoscimenti
PREMIO MARGUTTA / 2017
Premio Margutta 2017 per la Musica insieme al trio swing Ladyvette PREMIO COLONNE SONORE / 2016
Premio migliore colonna sonora di Fiction per "Il Paradiso delle Signore" (RAI COM) - con Ladyvette PREMIO INTERNAZIONALE NINO ROTA / 2008
Nel 2008 a Cava de' Tirreni - "Premio Internazionale Nino Rota" come compositore e pianista |
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