A breve, in breve
Il Purgatorio al Teatro Argentina. Foto di Achille Lepera
Mercoledì 15 luglio 2020 - Teatro Argentina, ore 21:00
L'ARTE DI CURARE E DI RACCONTARE
Regia di Roberto Gandini
Musiche dal vivo di Roberto Gori
NEWS
22 maggio 2020. Chiara Alivernini intervista Roberto Gori a proposito della sua trasposizione teatrale di "Les Miserables" del 2005.
Una pioggia bellissima
Da venerdì 15 maggio sarà disponibile in anteprima su Spotify per Rivoluzione Dischi/Pirames International "Una Pioggia Bellissima", il nuovo singolo dei Perimetro Cubo con la partecipazione di Roberto Gori.
La pubblicazione del singolo è legata ad una iniziativa di solidarietà e tutti i proventi saranno devoluti alla Comunità Sant'Egidio.
Ufficio Stampa: Riccarda Meda - [email protected]
Management: Rivoluzione Dischi
La pubblicazione del singolo è legata ad una iniziativa di solidarietà e tutti i proventi saranno devoluti alla Comunità Sant'Egidio.
Ufficio Stampa: Riccarda Meda - [email protected]
Management: Rivoluzione Dischi
Schegge&Racconti / L’arte di curare e di raccontare #TdRonline 12 maggio 2020
In occasione della Giornata internazionale dell’Infermiere, una raccolta di vissuti, esperienze, competenze e testimonianze di uomini e donne esposti in prima linea in questi giorni di emergenza.
Tre racconti di professionisti, sempre al fianco di pazienti e cittadini, che fanno parte di alcune storie raccolte a novembre, prima dell’epidemia, e che insieme a quelle del Covid diventeranno presto un testo teatrale.
𝗟’𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝘂𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲
un progetto di FNOPI ( Federazione Nazionale Infermieri ) con il Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli
Tre racconti di professionisti, sempre al fianco di pazienti e cittadini, che fanno parte di alcune storie raccolte a novembre, prima dell’epidemia, e che insieme a quelle del Covid diventeranno presto un testo teatrale.
𝗟’𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝘂𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲
un progetto di FNOPI ( Federazione Nazionale Infermieri ) con il Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli
Primo Maggio 2020 / Chiuso dentro casa
Teatro Argentina - Teatro di Roma
1 maggio alle ore 11:00 · · Vogliamo cominciare il nostro 1° maggio con la canzone realizzata dalle ragazze e i ragazzi del Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli, che hanno inviato oltre 300 contributi fra testi poetici e immagini.
Una canzone collettiva per raccontare in musica le sensazioni che le ragazze e i ragazzi con e senza disabilità del Gabrielli, stanno provando in questo momento di isolamento forzato. Sensazioni che, grazie a 'Chiuso dentro casa', possiamo condividere insieme a loro.
𝗖𝗵𝗶𝘂𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗮𝘀𝗮
𝘢 𝘤𝘶𝘳𝘢 𝘥𝘪 𝘙𝘰𝘣𝘦𝘳𝘵𝘰 𝘎𝘢𝘯𝘥𝘪𝘯𝘪, 𝘮𝘶𝘴𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘪 𝘙𝘰𝘣𝘦𝘳𝘵𝘰 𝘎𝘰𝘳𝘪, 𝘷𝘪𝘥𝘦𝘰 𝘥𝘪 𝘎𝘪𝘢𝘯𝘭𝘶𝘤𝘢 𝘙𝘢𝘮𝘦
🍭 𝗣𝗲𝗿 𝗹𝗲 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 | teatrodiroma.net
#TdRonline
#Romaperil1maggio
#laculturaincasaKIDS
1 maggio alle ore 11:00 · · Vogliamo cominciare il nostro 1° maggio con la canzone realizzata dalle ragazze e i ragazzi del Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli, che hanno inviato oltre 300 contributi fra testi poetici e immagini.
Una canzone collettiva per raccontare in musica le sensazioni che le ragazze e i ragazzi con e senza disabilità del Gabrielli, stanno provando in questo momento di isolamento forzato. Sensazioni che, grazie a 'Chiuso dentro casa', possiamo condividere insieme a loro.
𝗖𝗵𝗶𝘂𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗮𝘀𝗮
𝘢 𝘤𝘶𝘳𝘢 𝘥𝘪 𝘙𝘰𝘣𝘦𝘳𝘵𝘰 𝘎𝘢𝘯𝘥𝘪𝘯𝘪, 𝘮𝘶𝘴𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘪 𝘙𝘰𝘣𝘦𝘳𝘵𝘰 𝘎𝘰𝘳𝘪, 𝘷𝘪𝘥𝘦𝘰 𝘥𝘪 𝘎𝘪𝘢𝘯𝘭𝘶𝘤𝘢 𝘙𝘢𝘮𝘦
🍭 𝗣𝗲𝗿 𝗹𝗲 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 | teatrodiroma.net
#TdRonline
#Romaperil1maggio
#laculturaincasaKIDS
2 marzo 2020 - LADY HIT è negli store
1 giugno 2019:
Ladyvette Live dal Teatro Verdi di Cesena
(segui la diretta Rai3)
Ladyvette In 3 (Teatro della Cometa)
31 gennaio 2019: le Ladyvette aprono la serata in ricordo di Gianni Elsner
23 gennaio 2019: UNFORGETTABLE RIZ - Concerto in memoria di Riz Ortolani
il 23 gennaio 2019 ricorrono i 5 anni dalla scomparsa del Maestro Riz Ortolani.
La Fondazione Riz Ortolani e il Comune di Pesaro, Assessorato alla Bellezza, propongono un concerto in ricordo del grande compositore pesarese. Sostengo l’iniziativa inoltre la Regione Marche e l’azienda RENCO.
Riz Ortolani, nato a Pesaro il 23 marzo 1926 e diplomatosi al Conservatorio Rossini, è stato uno dei più grandi musicisti italiani ed in particolare uno dei massimi compositori di musiche da film dell'intero panorama cinematografico internazionale.
Dal cinema al teatro, dalla musica classica alle opere televisive, quella di Riz Ortolani è la produzione di un compositore e direttore d’orchestra dalla personalità artistica poliedrica, innovativa e sempre in grado di spaziare.
La sua carriera cinematografica prende il via nei primi anni ’60, poco dopo iniziano le collaborazioni con gli studios americani e con registi come De Sica, Risi, Zeffirelli, Young, Dmytryk ed altri. Poi i lunghi sodalizi con Damiano Damiani (La Piovra) e Pupi Avati. Molte delle sue partiture diventano veri e propri cult, ma Riz non si ferma. Continua a sperimentare e, a partire dal 2001, realizza una serie di progetti legati al teatro: dall’opera sinfonica al balletto fino al musical.
Assieme a Riz il ricordo va a Katyna Ranieri Ortolani, cantante italiana di successo internazionale, con la quale il Maestro formò una coppia formidabile nella vita e nell’arte.
A rendere omaggio a questa ricorrenza il Concerto della MYO, Mondaino Young Orchestra, diretta dal M° Michele Chiaretti. Il progetto nasce in questi ultimi anni proprio dal contatto tra la MYO, una delle orchestra jazz giovanili più importanti d’Italia, e la signora Ranieri Ortolani e costituisce uno dei primi appuntamenti organizzati dalla Fondazione Riz Ortolani oggi presieduta da Enrico Ortolani Sternini e dagli altri membri del CdA Simonetta Campanelli, Lucio Ortolani, Oriano Giovanelli, Ilaria Narici; presidente del Comitato d'Onore: Rizia Ortolani.
Assieme alla MYO saranno presenti importanti artisti che hanno collaborato con il Maestro Riz Ortolani e che hanno voluto testimoniare l’affetto per il musicista con la loro partecipazione: saranno la cantante Donatella Pandimiglio, il compositore Roberto Gori e l’attore Marco Manca.
Dal programma, che propone 15 tra gli innumerevoli successi internazionali, citiamo Oh my love, More, I giorni dell’ira, Fantasma d’amore, Il sorpasso. Sarà presentata anche in prima assoluta la Suite "La Congiura, Firenze 1478 - Il Principe della Gioventù", suite di brani tratti dall’OperaMusical di Ortolani arrangiati da Roberto Gori per pianoforte, flauto, violino e violoncello.
I biglietti possono essere prenotati ed acquistati presso il botteghino del Teatro Rossini: t. 0721 387621
Ingresso: Posto unico € 5,00.
Saul Salucci
Direttore artistico | Fondazione Riz Ortolani
La Fondazione Riz Ortolani e il Comune di Pesaro, Assessorato alla Bellezza, propongono un concerto in ricordo del grande compositore pesarese. Sostengo l’iniziativa inoltre la Regione Marche e l’azienda RENCO.
Riz Ortolani, nato a Pesaro il 23 marzo 1926 e diplomatosi al Conservatorio Rossini, è stato uno dei più grandi musicisti italiani ed in particolare uno dei massimi compositori di musiche da film dell'intero panorama cinematografico internazionale.
Dal cinema al teatro, dalla musica classica alle opere televisive, quella di Riz Ortolani è la produzione di un compositore e direttore d’orchestra dalla personalità artistica poliedrica, innovativa e sempre in grado di spaziare.
La sua carriera cinematografica prende il via nei primi anni ’60, poco dopo iniziano le collaborazioni con gli studios americani e con registi come De Sica, Risi, Zeffirelli, Young, Dmytryk ed altri. Poi i lunghi sodalizi con Damiano Damiani (La Piovra) e Pupi Avati. Molte delle sue partiture diventano veri e propri cult, ma Riz non si ferma. Continua a sperimentare e, a partire dal 2001, realizza una serie di progetti legati al teatro: dall’opera sinfonica al balletto fino al musical.
Assieme a Riz il ricordo va a Katyna Ranieri Ortolani, cantante italiana di successo internazionale, con la quale il Maestro formò una coppia formidabile nella vita e nell’arte.
A rendere omaggio a questa ricorrenza il Concerto della MYO, Mondaino Young Orchestra, diretta dal M° Michele Chiaretti. Il progetto nasce in questi ultimi anni proprio dal contatto tra la MYO, una delle orchestra jazz giovanili più importanti d’Italia, e la signora Ranieri Ortolani e costituisce uno dei primi appuntamenti organizzati dalla Fondazione Riz Ortolani oggi presieduta da Enrico Ortolani Sternini e dagli altri membri del CdA Simonetta Campanelli, Lucio Ortolani, Oriano Giovanelli, Ilaria Narici; presidente del Comitato d'Onore: Rizia Ortolani.
Assieme alla MYO saranno presenti importanti artisti che hanno collaborato con il Maestro Riz Ortolani e che hanno voluto testimoniare l’affetto per il musicista con la loro partecipazione: saranno la cantante Donatella Pandimiglio, il compositore Roberto Gori e l’attore Marco Manca.
Dal programma, che propone 15 tra gli innumerevoli successi internazionali, citiamo Oh my love, More, I giorni dell’ira, Fantasma d’amore, Il sorpasso. Sarà presentata anche in prima assoluta la Suite "La Congiura, Firenze 1478 - Il Principe della Gioventù", suite di brani tratti dall’OperaMusical di Ortolani arrangiati da Roberto Gori per pianoforte, flauto, violino e violoncello.
I biglietti possono essere prenotati ed acquistati presso il botteghino del Teatro Rossini: t. 0721 387621
Ingresso: Posto unico € 5,00.
Saul Salucci
Direttore artistico | Fondazione Riz Ortolani
Marco Manca
Donatella Pandimiglio
Saul Salucci
Roberto Gori
Pesaro
Teatro Rossini
23 gennaio 2019
con alcuni membri della
Mondaino Young Orchestra
7 luglio 2018: Ladyvette in "Le dive dello swing" aprono il Festival Teatrale di Borgio Verezzi.
Le dive dello Swing: a Borgio Verezzi tanti applausi per Ladyvette Federico, Ruggeri e Nerozzi, Gori al pianoforte e il regista Vadodi Laura Sergi – Teresa Federico, Valentina Ruggeri e Francesca Nerozzi sono le Dyvette che hanno aperto il 7 luglio in piazzetta Sant’Agostino il cartellone del 52° Festival teatrale di Borgio Verezzi, con l’anteprima: ‘Le dive dello Swing’, un testo di cui sono anche autrici con Giorgio Prosperi, Massimiliano Vado (regista), e Lillo Petrolo (che ha curato la supervisione artistica).
Ambientazione semplice, con tre separé dietro i quali avvengono i frequenti cambi d’abito, e un pianoforte di lato per l’onnipresente Roberto Gori (sua la direzione musicale).
Nei panni di Sugar, Pepper e Honey, le Dyvette sconvolgono l’aspettativa di uno spettacolo ben distribuito sui modi e sui tempi, perché quello che si offre ai presenti è uno spumeggiante varietà che mescola vintage e pop rivisti sotto la magia dello swing, con tanta ironia e spensieratezza.
Tre sorelle che puntano al successo con un progetto ben chiaro che ricordi il Trio Lescano, ma che presto metteranno da parte: per un’ora e venti le seguiremo in un viaggio condito da ritmo e battibecchi, tra delusioni dell’ultimo minuto e frustranti serate in sagre paesane, con un pubblico indisponente che chiede l’impossibile, fino ai primi concorsi e all’onore di salire sullo scalino più alto del podio. E, finalmente in vetta, il destino si burla di loro e offre proprio la proposta di un progetto sulle sorelle Lescano!
C’è la minaccia dello sfratto quando si è alle prime armi e non ci sono soldi neppure per scaldarsi, le serate fatte senza compenso perché c’è sempre chi se ne approfitta, i disincanti se ti trovi all’aeroporto pronta per partire verso un tour americano ma scopri che era solo un’illusione, e magari c’è qualcuno che il biglietto per New York lo pagherebbe volentieri a tutte e tre, ma in cambio dell’eterna compravendita… Ben distinti i ruoli: la rossa Sugar/Teresa, la più assennata, con i piedi ben piantati per terra, che fa comunella con la mora Pepper/Valentina, briosa e mediatrice, che la convince a dar un po’ di fiducia alla terza, la svampita Honey/Francesca, ma che vuoi farci… “Lei non è come le altre, è bionda!”, riassume Sugar a Pepper.
Grazie ai transiti dietro i separé, la vita sentimentale delle tre ragazze è messa a nudo, e permette alle altre due di essere maliziosamente pungenti e concrete, ma è qui che c’è il momento registico più bello: straordinario come si possa catalizzare l’attenzione con uno schiocco di dita e tre mani che spuntano dai paraventi, se il ritmo c’è e tutto è calibrato a puntino!
Forse meno avvincenti gli istanti dedicati ai tormenti estetici femminili, ma che dire della bella dedica al ‘vestito blu’ che ricorda tanto uno spettacolo con le marionette?
Simpaticissimi i momenti in cui Honey riesce a rovesciare i ruoli e assume lei il comando in un provino, trascinando le sorelle in esibizioni più attuali e moderne, e credibilissima Sugar che esterna tutta la fatica di starle dietro e di intraprendere strade nuove, mentre Pepper sapientemente ondeggia tra la forza della reinventazione e il desiderio che il trio rimanga unito!
Brevi attimi attoriali anche per Gori, ad esempio quando dovrà allontanarsi dal palco perché si scopre la relazione con una delle tre o quando riceve sulla schiena la scarpa che gli lancia Sugar per richiamarlo al lavoro, e per lo stesso regista Vado, sempre voice over, sul palco in un compito impegnativo & impegnativo, che dura lo spazio di un flash!
Ora l’attesa a Borgio Verezzi è per ‘Il fu Mattia Pascal’ di Luigi Pirandello, con Pino Quartullo, regia di Guglielmo Ferro, in prima nazionale da giovedì 12 a sabato 14 luglio (info: www.festivalverezzi.it, biglietteria: 019.610167)
Ambientazione semplice, con tre separé dietro i quali avvengono i frequenti cambi d’abito, e un pianoforte di lato per l’onnipresente Roberto Gori (sua la direzione musicale).
Nei panni di Sugar, Pepper e Honey, le Dyvette sconvolgono l’aspettativa di uno spettacolo ben distribuito sui modi e sui tempi, perché quello che si offre ai presenti è uno spumeggiante varietà che mescola vintage e pop rivisti sotto la magia dello swing, con tanta ironia e spensieratezza.
Tre sorelle che puntano al successo con un progetto ben chiaro che ricordi il Trio Lescano, ma che presto metteranno da parte: per un’ora e venti le seguiremo in un viaggio condito da ritmo e battibecchi, tra delusioni dell’ultimo minuto e frustranti serate in sagre paesane, con un pubblico indisponente che chiede l’impossibile, fino ai primi concorsi e all’onore di salire sullo scalino più alto del podio. E, finalmente in vetta, il destino si burla di loro e offre proprio la proposta di un progetto sulle sorelle Lescano!
C’è la minaccia dello sfratto quando si è alle prime armi e non ci sono soldi neppure per scaldarsi, le serate fatte senza compenso perché c’è sempre chi se ne approfitta, i disincanti se ti trovi all’aeroporto pronta per partire verso un tour americano ma scopri che era solo un’illusione, e magari c’è qualcuno che il biglietto per New York lo pagherebbe volentieri a tutte e tre, ma in cambio dell’eterna compravendita… Ben distinti i ruoli: la rossa Sugar/Teresa, la più assennata, con i piedi ben piantati per terra, che fa comunella con la mora Pepper/Valentina, briosa e mediatrice, che la convince a dar un po’ di fiducia alla terza, la svampita Honey/Francesca, ma che vuoi farci… “Lei non è come le altre, è bionda!”, riassume Sugar a Pepper.
Grazie ai transiti dietro i separé, la vita sentimentale delle tre ragazze è messa a nudo, e permette alle altre due di essere maliziosamente pungenti e concrete, ma è qui che c’è il momento registico più bello: straordinario come si possa catalizzare l’attenzione con uno schiocco di dita e tre mani che spuntano dai paraventi, se il ritmo c’è e tutto è calibrato a puntino!
Forse meno avvincenti gli istanti dedicati ai tormenti estetici femminili, ma che dire della bella dedica al ‘vestito blu’ che ricorda tanto uno spettacolo con le marionette?
Simpaticissimi i momenti in cui Honey riesce a rovesciare i ruoli e assume lei il comando in un provino, trascinando le sorelle in esibizioni più attuali e moderne, e credibilissima Sugar che esterna tutta la fatica di starle dietro e di intraprendere strade nuove, mentre Pepper sapientemente ondeggia tra la forza della reinventazione e il desiderio che il trio rimanga unito!
Brevi attimi attoriali anche per Gori, ad esempio quando dovrà allontanarsi dal palco perché si scopre la relazione con una delle tre o quando riceve sulla schiena la scarpa che gli lancia Sugar per richiamarlo al lavoro, e per lo stesso regista Vado, sempre voice over, sul palco in un compito impegnativo & impegnativo, che dura lo spazio di un flash!
Ora l’attesa a Borgio Verezzi è per ‘Il fu Mattia Pascal’ di Luigi Pirandello, con Pino Quartullo, regia di Guglielmo Ferro, in prima nazionale da giovedì 12 a sabato 14 luglio (info: www.festivalverezzi.it, biglietteria: 019.610167)
30 giugno 2018: Ladyvette in concerto a Formello Jazz Festival
28 giugno 2018: "I racconti del falò" al Teatro India - musiche di Roberto Gori eseguite dal vivo
12 giugno 2018: "La donna perfetta" delle Ladyvette è in tutti gli stores digitali.
- ladyvette_trioSiamo emozionate e felici di presentarvi il nostro nuovo singolo #ladonnaperfetta da oggi on air in tutte le radio e dal 12 giugno disponibile su tutte le piattaforme digitali #itunes #spotify
#dyvettestyle .
We are glad and excited to present #ladonnaperfetta ladyvette’s new single. On air today on Italian radio and available on iTunes and Spotify from June 12th
#staytuned .
Un grazie speciale va al quarto divetto #MrVette @robertogori per la direzione musicale e gli arrangiamenti, a
Paolo di Pirro e @factory4pr
prezioso managment.
Ringraziamo anche @andrea___phil Andrea Filippucci. .
30 maggio: “Il Pedone Rosso” al Teatro Argentina
Scrive Roberto Gori:
Affrontare il "Pedone Rosso" dieci anni dopo il suo debutto è stato complesso.
La gestazione delle musiche originali ha avuto luogo durante il montaggio della prima edizione, e quindi esse appartenevano non solo alla storia, ma anche ai suoi interpreti.
Oggi sono rimasto uno dei pochi "attori" originali, e mentre il copione si adattava alla nuova compagnia ho dovuto dimenticare le vecchie aderenze e trovarne di nuove. Un lavoro semplice, finchè si trattava dei numeri prettamente musicali. Complesso in altre circostanze, perchè ha significato riplasmare la vecchia creta su un nuovo scheletro.
Lungimirante e gratificante in questo senso è stato il lungo, lento ed esigente lavoro di montaggio diretto da Roberto Gandini, che mi ha dato la possibilità di riportare la materia alla temperatura di fusione per poter fare tagli indolori o aggiunte necessarie, e ottenere ciò che si può ascoltare oggi. Queste musiche ora appartengono alla nuova compagnia.
Inoltre oggi vivo con più serenità ciò che dieci anni fa era una scommessa, e cioè uno spettacolo con temi volutamente aspri, volutamente interrotti; dove il fastidio e l'esasperazione raccontano la crisi della coppia re e regina, dove il cupo e l'irrisolto raccontano i sentimenti di personaggi che non sono mai "buoni" o "cattivi" come nelle favole, ma reali e umani nonostante la metafora scacchistica; dove la semplicità e la malinconia raccontano lo sguardo di chi è testimone di una storia che sarebbe potuta finire diversamente, se solo qualcuno avesse avuto più coraggio.
Affrontare il "Pedone Rosso" dieci anni dopo il suo debutto è stato complesso.
La gestazione delle musiche originali ha avuto luogo durante il montaggio della prima edizione, e quindi esse appartenevano non solo alla storia, ma anche ai suoi interpreti.
Oggi sono rimasto uno dei pochi "attori" originali, e mentre il copione si adattava alla nuova compagnia ho dovuto dimenticare le vecchie aderenze e trovarne di nuove. Un lavoro semplice, finchè si trattava dei numeri prettamente musicali. Complesso in altre circostanze, perchè ha significato riplasmare la vecchia creta su un nuovo scheletro.
Lungimirante e gratificante in questo senso è stato il lungo, lento ed esigente lavoro di montaggio diretto da Roberto Gandini, che mi ha dato la possibilità di riportare la materia alla temperatura di fusione per poter fare tagli indolori o aggiunte necessarie, e ottenere ciò che si può ascoltare oggi. Queste musiche ora appartengono alla nuova compagnia.
Inoltre oggi vivo con più serenità ciò che dieci anni fa era una scommessa, e cioè uno spettacolo con temi volutamente aspri, volutamente interrotti; dove il fastidio e l'esasperazione raccontano la crisi della coppia re e regina, dove il cupo e l'irrisolto raccontano i sentimenti di personaggi che non sono mai "buoni" o "cattivi" come nelle favole, ma reali e umani nonostante la metafora scacchistica; dove la semplicità e la malinconia raccontano lo sguardo di chi è testimone di una storia che sarebbe potuta finire diversamente, se solo qualcuno avesse avuto più coraggio.
27 maggio 2018: "Nine to Five" in scena al Nazionale di Milano. Con arrangiamenti di Roberto Gori.
La SDM – La Scuola Del Musical, propone un grande titolo di musical americano: “9 to 5”, grazie ad uno speciale accordo con la prestigiosa agenzia americana MTI-Music Theatre International.
La regia sarà di Alice Mistroni con la regia associata di Chiara Vecchi. “9 to 5” è un musical basato sull’omonimo film del 1980, con musiche e liriche di Dolly Parton. Debuttò a Broadway nell’aprile del 2009 aggiudicandosi 4 nomination ai Tony Awards e 15 nominations ai drama Desk Awards.
Una storia di Donne con la D maiuscola, che fra insicurezze, pregiudizi e il più classico dei maschilismi americani, sfondano la barriera della legalità in un turbine di risate, colpi di scena e musica country/pop, al fine di far riconoscere il proprio valore umano e lavorativo scardinando le gerarchie professionali. Una tematica importante come il “sexual harrassment” sul mondo del lavoro che rende lo spettacolo tristemente attuale.
Le musiche di Dolly Parton (Regina della musica country), perfettamente in fusione con questa storia intensa, sono riarrangiate nel classico stile broadwayano. I numeri musicali sono di grande impatto scenico e coreografico, ideali per fa risaltare l’eclettismo proprio degli allievi diplomandi SDM.
Inoltre il libretto contiene molteplici scene recitate che spaziano dal drammatico al comico in un susseguirsi energico di risate ma anche di fastidioso amaro in bocca.
In questa avventura Alice Mistroni sarà affiancata da maestranze del settore di prima qualità. La direzione musicale sarà di Angelo Racz, le coreografie di Chiara Vecchi, le scene di Elisabetta Guglielmo e le traduzioni delle liriche di Simone Leonardi. Arrangiamenti di Roberto Gori.
L’appuntamento è al Teatro Nazionale di Milano domenica 27 maggio.
La regia sarà di Alice Mistroni con la regia associata di Chiara Vecchi. “9 to 5” è un musical basato sull’omonimo film del 1980, con musiche e liriche di Dolly Parton. Debuttò a Broadway nell’aprile del 2009 aggiudicandosi 4 nomination ai Tony Awards e 15 nominations ai drama Desk Awards.
Una storia di Donne con la D maiuscola, che fra insicurezze, pregiudizi e il più classico dei maschilismi americani, sfondano la barriera della legalità in un turbine di risate, colpi di scena e musica country/pop, al fine di far riconoscere il proprio valore umano e lavorativo scardinando le gerarchie professionali. Una tematica importante come il “sexual harrassment” sul mondo del lavoro che rende lo spettacolo tristemente attuale.
Le musiche di Dolly Parton (Regina della musica country), perfettamente in fusione con questa storia intensa, sono riarrangiate nel classico stile broadwayano. I numeri musicali sono di grande impatto scenico e coreografico, ideali per fa risaltare l’eclettismo proprio degli allievi diplomandi SDM.
Inoltre il libretto contiene molteplici scene recitate che spaziano dal drammatico al comico in un susseguirsi energico di risate ma anche di fastidioso amaro in bocca.
In questa avventura Alice Mistroni sarà affiancata da maestranze del settore di prima qualità. La direzione musicale sarà di Angelo Racz, le coreografie di Chiara Vecchi, le scene di Elisabetta Guglielmo e le traduzioni delle liriche di Simone Leonardi. Arrangiamenti di Roberto Gori.
L’appuntamento è al Teatro Nazionale di Milano domenica 27 maggio.
20 maggio 2018: si concludono le repliche romane di "Tomorrow Morning"
12 maggio 2018: Ladyvette in concerto a Villa Doria Pamphilji
10 maggio 2018: Hilary e Stuart Williams al Teatro Roma
Scrive Piero Di Blasio:
Le parole dei produttori inglesi (e aventi diritto) di questo spettacolo sono state “Great show! Laurence (l’autore) would have been proud!”
Questi due simpatici signori al centro della foto, Hilary e Stuart Williams, ci hanno ridato un’iniezione di energia e voglia di andare avanti (che spesso ti passa vedendo il pubblico e il teatro italiano) e sono rimasti stupiti nel saperci attori, produttori, ma soprattutto, COMPAGNIA! Io sono orgoglioso di essere socio fondatore e membro da 4 anni di questa società chiamata COMPAGNIA A.M.O
Grazie al maestro Gori, sempre presente e vicino, prezioso!
Grazie a tutti quelli che credono ancora nella forza del gruppo! A partire dal regista Marco Simeoli.
Sentire i lunghi applausi di gente divertita e commossa ci ripaga di tanto lavoro e tanta fatica.
Le parole dei produttori inglesi (e aventi diritto) di questo spettacolo sono state “Great show! Laurence (l’autore) would have been proud!”
Questi due simpatici signori al centro della foto, Hilary e Stuart Williams, ci hanno ridato un’iniezione di energia e voglia di andare avanti (che spesso ti passa vedendo il pubblico e il teatro italiano) e sono rimasti stupiti nel saperci attori, produttori, ma soprattutto, COMPAGNIA! Io sono orgoglioso di essere socio fondatore e membro da 4 anni di questa società chiamata COMPAGNIA A.M.O
Grazie al maestro Gori, sempre presente e vicino, prezioso!
Grazie a tutti quelli che credono ancora nella forza del gruppo! A partire dal regista Marco Simeoli.
Sentire i lunghi applausi di gente divertita e commossa ci ripaga di tanto lavoro e tanta fatica.
7 maggio 2018: Roberto Gori ospite a "Tony & Motivi" su White Radio
7 maggio 2018 : terminata la canzone
"Il figlio nel cassetto"
Musica di Roberto Gori, testo di Roberto Gandini, voce Maura Ceccarelli
La canzone è ispirata alla storia de "Il Pedone Rosso" che andrà in scena al Teatro Argentina agli inizi di giugno 2018
La canzone è ispirata alla storia de "Il Pedone Rosso" che andrà in scena al Teatro Argentina agli inizi di giugno 2018
6 maggio 2018 - videointervista Ladyvette al Corriere dello Sport
3 maggio 2018: Tomorrow Morning debutta al Teatro Roma - recensione di Flaminio Boni
"La musica in questo spettacolo è predominante ed è non solo base, ma anche contenuto: le canzoni, tutte originali e adattate in italiano da Piero Di Blasio, sono belle e pregne di significato e le musiche sono importanti e magistralmente dirette e arrangiate da Roberto Gori."
Tomorrow Morning – Domani ti sposo…domani ti lascio! Il 14 aprile la Prima nazionale italiana al Teatro Gentile da Fabriano - Direzione musicale di Roberto Gori
“TOMORROW MORNING – Domani Ti Sposo… Domani Ti Lascio!” è una commedia musicale inglese del compositore e autore Laurence Mark Wythe, che ha debuttato a Londra nel 2006.
Il successo di pubblico e critica è stato talmente clamoroso che lo spettacolo si è subito spostato in America dove, nel 2009, viene premiato come Miglior Spettacolo Off ai Jeff Awards di Chicago e nel 2011 gli vale la nomination ai famosi Outer Critics Circle Awards di New York.
Ma questo fortunato show ha visto la luce anche in altre parti del pianeta: Connecticut, Melbourn, Tokyo, Vienna e anche in Germania e Portogallo.
Il 14 aprile 2018, presso il teatro Gentile di Fabriano, ci sarà la prima nazionale italiana, voluta fortemente dall’AMAT. Successivamente il musical si sposterà nella capitale dal 3 al 20 maggio presso il Teatro Roma (zona Tuscolana).
Questo spettacolo, su licenza di Janet Fillingham Associates di Londra, è prodotto dalla compagnia A.M.O. (Attori Momentaneamente Occupati) che, dopo il successo di Ti Amo Sei Perfetto Ora Cambia, alla sua quarta stagione, continua il filone delle commedie musicali / musical da camera.
A.M.O. srls è, ad oggi, l’unica produzione professionale italiana a specializzarsi in questo genere di “mini musical” di importazione straniera.
Si, perché anche questa volta si tratta di un mini musical con solo 4 attori in scena. La Direzione Musicale è affidata a Roberto Gori.
Il successo di pubblico e critica è stato talmente clamoroso che lo spettacolo si è subito spostato in America dove, nel 2009, viene premiato come Miglior Spettacolo Off ai Jeff Awards di Chicago e nel 2011 gli vale la nomination ai famosi Outer Critics Circle Awards di New York.
Ma questo fortunato show ha visto la luce anche in altre parti del pianeta: Connecticut, Melbourn, Tokyo, Vienna e anche in Germania e Portogallo.
Il 14 aprile 2018, presso il teatro Gentile di Fabriano, ci sarà la prima nazionale italiana, voluta fortemente dall’AMAT. Successivamente il musical si sposterà nella capitale dal 3 al 20 maggio presso il Teatro Roma (zona Tuscolana).
Questo spettacolo, su licenza di Janet Fillingham Associates di Londra, è prodotto dalla compagnia A.M.O. (Attori Momentaneamente Occupati) che, dopo il successo di Ti Amo Sei Perfetto Ora Cambia, alla sua quarta stagione, continua il filone delle commedie musicali / musical da camera.
A.M.O. srls è, ad oggi, l’unica produzione professionale italiana a specializzarsi in questo genere di “mini musical” di importazione straniera.
Si, perché anche questa volta si tratta di un mini musical con solo 4 attori in scena. La Direzione Musicale è affidata a Roberto Gori.
14 febbraio 2018: il Premio Oscar Nicola Piovani al Teatro della Cometa a vedere "Le dive dello swing" con Ladyvette e Roberto Gori
LE DIVE DELLO SWING al Teatro della Cometa dall’8 al 18 febbraio 2018
Ci sono due aggettivi che possono essere usati per descrivere questo spettacolo: sofisticato e scoppiettante!
“Le Dive dello Swing” in scena al Teatro della Cometa fino al 18 febbraio è uno show di quelli che ti tengono incollati alla poltrona e altro non puoi fare che battere le mani. La supervisione artistica è di Lillo Petrolo, le musiche e la direzione musicale di Roberto Gori, per la regia di Massimiliano Vado.
Il sipario si apre su un palco apparentemente essenziale, un pianoforte e tre separé. Al centro della scena “Ladyvette” ovvero Teresa Federico, Valentina Ruggeri, Francesca Nerozzi talentuose voci Swing che ballano, cantano e recitano. Sono tre sorelle che ambiscono a diventare famose e – sempre con il sorriso – fanno fronte a tutti gli ostacoli che incontreranno nel cammino sulla tortuosa strada per il successo. Avance, ingaggi di basso livello, cachet non pagati… ogni difficoltà sarà superata con grande coraggio e… a suon di buona musica! Bellissime le canzoni e continui cambi di abito, tra paillette, brillantini, tacchi e magnifiche acconciature anni ’50.
Ogni sera, interverranno all’interno dello spettacolo, dei personaggi a sorpresa che impreziosiranno la rappresentazione con improvvisazioni e accompagneranno il Trio. Lo Show risulta originale e pieno di ritmo al punto di indurre lo spettatore a continuare canticchiare le belle canzoni anche dopo lo spettacolo!
Aurora Andersen
“Le Dive dello Swing” in scena al Teatro della Cometa fino al 18 febbraio è uno show di quelli che ti tengono incollati alla poltrona e altro non puoi fare che battere le mani. La supervisione artistica è di Lillo Petrolo, le musiche e la direzione musicale di Roberto Gori, per la regia di Massimiliano Vado.
Il sipario si apre su un palco apparentemente essenziale, un pianoforte e tre separé. Al centro della scena “Ladyvette” ovvero Teresa Federico, Valentina Ruggeri, Francesca Nerozzi talentuose voci Swing che ballano, cantano e recitano. Sono tre sorelle che ambiscono a diventare famose e – sempre con il sorriso – fanno fronte a tutti gli ostacoli che incontreranno nel cammino sulla tortuosa strada per il successo. Avance, ingaggi di basso livello, cachet non pagati… ogni difficoltà sarà superata con grande coraggio e… a suon di buona musica! Bellissime le canzoni e continui cambi di abito, tra paillette, brillantini, tacchi e magnifiche acconciature anni ’50.
Ogni sera, interverranno all’interno dello spettacolo, dei personaggi a sorpresa che impreziosiranno la rappresentazione con improvvisazioni e accompagneranno il Trio. Lo Show risulta originale e pieno di ritmo al punto di indurre lo spettatore a continuare canticchiare le belle canzoni anche dopo lo spettacolo!
Aurora Andersen
LADYVETTE in LE DIVE DELLO SWING - 13 gennaio 2018 ore 21:30 al Teatro Durastante di Monte San Giusto
14 dicembre 2017
Flashmob del Piero Gabrielli al Campidoglio
Articolo de LA STAMPA
29 settembre 2017
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